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E.
Bruno – “Il divenire”. Bassorilievo bronzeo aula consiliare (particolare)
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ELEZIONI
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Scorci
della città politica tra le righe del pensiero divergente
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Riceviamo
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Contatti:
mailto:info@sanmarcoargentano-polis.it
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La legge
elettorale
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PREMESSA
Con la caduta
dell’ultima giunta Termine, è incominciata, di fatto, la campagna elettorale.
Ognuno, chi più, chi meno, ha cercato di precostituirsi una sorta di
passerella per transitare, il più indenne possibile, nella nuova veniente
amministrazione.
Una missione difficile
per alcuni, impossibile per altri, a rigor di
logica. Ma, siccome non sempre le cose seguono una logica ferrea ed
impeccabile, e dal momento che la politica è – come si dice – l’arte del
possibile, tutti ci provano confidando nella dabbenaggine della gente, non
sempre attenta a quello che succede nel palazzo e nella città. Salvo a
lamentarsi, poi, quando le cose, vanno male o la danneggiano direttamente.
Noi pensiamo che sia
meglio informarsi prima ed orientarsi di conseguenza.
Questa è la ragione per
la quale è stato realizzato questo sito internet, certamente non asettico, ma
neppure livido e cattivo come qualcuno vorrebbe lasciar intendere. D’altra
parte, basta leggere e verificare se contiene cose non vere.
Esenti da ogni ambizione
diretta di natura politico-amministrativa, noi cerchiamo di presentare
ritratti della realtà il più fedeli possibile, inquadrati dal nostro punto di
vista.
Il
cittadino elettore è libero di tenerne conto, dopo una attenta analisi, o di
ignorarli completamente, continuando a scegliere con leggerezza, come sembra
che alcuni abbiano fatto sinora, con i risultati ottenuti fino a questo
momento.
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La legge
elettorale
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Link esterno
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Link esterno
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LE LISTE
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LE LISTE
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Consigli per
gli acquisti (25 marzo 2014)
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Il mestiere di
“giornalista” (24 marzo 2014)
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L’istituto
della deroga (23 marzo 2014
·
Attenti al
lupo (18 marzo 2014)
·
Il PD acefalo
e le sue anime (13 marzo 2014)
·
I candidati e
la bussola (11 marzo 2014)
·
Basta solo
essere donna? (8 marzo 2014)
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A scuola di
politica con la riforma Gentile (3 marzo 2014)
·
Ceto politico
o classe dirigente? (1° marzo 2014)
·
Siamo tutti
candidati (13 febbraio 2014)
·
Parenti
serpenti (7 febbraio 2014)
·
Le confessioni di Termine ( 1
– 2
– 3
– 4
– 5
)
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Dal ricatto al
riscatto (23 gennaio 2014)
·
Bertoldo,
Bertoldino e Cacasenno (13 gennaio 2014)
·
Buon Natale e
Felice Anno Nuovo (18 dicembre 2013)
·
Si trama
nell’ombra (28 novembre 2013)
·
Così, per
caso… (28 novembre 2013)
·
Le grandi
manovre saranno grandi imbrogli? (23 ott. 2013)
·
La strategia
dei ramarri (21 ottobre 2013)
·
Il ramarro (6
ottobre 2013)
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4 aprile 2014
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6 aprile 2014
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8 aprile 2014
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10 aprile 2014
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11 aprile 2014
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13 aprile 2014
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16 aprile 2014
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18 aprile 2014
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20 aprile 2014
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26 aprile 2014
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29 aprile 2014
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3 maggio 2014
“…il governo del popolo”
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7 maggio 2014
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Auguri,
sindaco!
(Non senza commento)
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CONSULTA
I RISULTATI ELETTORALI
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Prima di esprimere qualsiasi parola di commento per la
conclusione di questa tornata elettorale, mi corre l’obbligo, come cittadino,
di formulare gli auguri al nuovo sindaco, sia per la vittoria che per
l’impresa ardua che dovrà affrontare nel prossimo quinquennio. Io non sono un
suo elettore, ma neppure un suo nemico. Lo sa bene.
Vivo la mia condizione di cittadino in assoluta serenità,
riconoscendo alle istituzioni l’importanza e l’autorevolezza che meritano, al
di là e al di sopra delle persone fisiche che le incarnano.
I commenti si limitano alla campagna elettorale, durante la
quale, bisogna dire, c’è chi ha parlato alla testa e chi ha parlato alla
pancia. Ha prevalso la pancia.
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CONSULTA
I RISULTATI ELETTORALI
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24 maggio 2014
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sulla campagna elettorale
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21 maggio 2014
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Ora
o mai più
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Comizi e comizianti
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13 maggio 2014
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Si
dice sempre così, nell’ora delle decisioni importanti. Oggi, le decisioni
importanti sono quelle deputate a cambiare realmente il corso degli eventi e
dare un volto nuovo, diverso, più sincero, più sereno, più tranquillo, più
giovane, alla città.
Un ventaglio di scelte e di occasioni si è aperto più ampio
che mai, e si respira sempre meno l’atmosfera opprimente del voto coatto che
ha sempre ristretto gli spazi del pensiero libero. Il potere, reale o
millantato, che magnetizzava ampie fasce di elettorato e le incanalava
nell’imbuto del proprio tornaconto, è, oggi, molto ridimensionato dallo
scoprirsi di certi altarini, senza contare che nuove leggi hanno ridotto alle
dimensioni di un cunicolo le autostrade che, fino a qualche tempo fa,
portavano dritto ai banchi del consiglio regionale. La bacchettina magica con
la quale si incantavano processioni di ingenui, oggi ha, né più né meno, le
dimensioni di uno stuzzicadenti. E le promesse suonano false come il
tintinnio di una moneta da tre euro. …
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Ci si chiedeva, la
domenica scorsa, se lo stile di un comizio - non il comizio in sé - può
fornire a chi vi assiste elementi in grado di delineare con maggiore
chiarezza e con dovizia di particolari l’immagine del “comiziante” nella sua
completezza integrale.
La cosa può
apparire oziosa, inutile, insignificante; ma, spesso, sono proprio gli
interrogativi oziosi a coinvolgerti in una serie di considerazioni dagli
sbocchi logici imprevisti, attraverso tutta una serie di associazioni di
idee, che si inseguirebbero senza soluzione di continuità se, ad un certo
punto non si decidesse di smetterla. Non senza avere, però, raggiunto una
qualche conclusione, che non ti avrà arricchito sul piano culturale, ma avrà
offerto il suo contributo all’ampliamento del senso pratico. Che una sua
utilità ce l’ha, e come! …….
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5 maggio 2014
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Ora
ci si mettono pure loro
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Lanzillotta parte con il piede giusto
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4 maggio 2014
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Bagno di folla al Teatro “Urbano II” per Antonio Lanzillotta e
il suo “Progetto comune”. Moltissimi i giovani interessati a questa novità
elettorale, che per dodici tredicesimi è composta da gente mai coinvolta in
faccende politico-amministrative. I
singoli candidati, in video e dal vivo, si sono singolarmente presentati alla
cittadinanza esponendo, uno per uno (nessuno escluso), le ragioni della
propria candidatura, senza contrapporsi polemicamente con alcuno degli
avversari politici. …
È anche questo un
atteggiamento nuovo dopo un ventennio abbondante di campagne elettorali
improntate sull’applicazione urlata dell’homo
homini lupus e sulla supponenza sussiegosa di personaggi
che oggi appaiono piuttosto sbiaditi e un po’ oscurati forse proprio dalla
presenza, nelle altre liste, di ragazzi entusiasti e desiderosi di diventare,
finalmente, gli artefici del proprio futuro e di quello della città che li ha
visti nascere e crescere.. …
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Siamo
seri, ragazzi! Resuscitare i morti, secondo le scritture, è riuscito solo a
Gesù Cristo. L’ospedale è morto e i killer che lo hanno assassinato vagano
liberi per le strade della città. Ma quel che è più grave è che vanno dicendo
alla gente che lo resusciteranno quanto prima, per avere il piacere di
assassinarlo una seconda volta.
Non cadete anche voi nella trappola delle favole elettorali.
Lasciate questo ingrato compito ai gregari di qualche capopopolo
spregiudicato, ormai allo sbando, che sa di non avere più in futuro alcun
potere per incidere su decisioni sovracomunali. A qualcuno è bastato premere
il grilletto una sola volta per colpire al cuore il nostro nosocomio, che,
con la sua qualità, avrebbe ostacolato disegni futuri di cui tutti hanno
contezza.
Finché la sanità calabrese sarà nelle mani di certi commissari
straordinari, gli ospedali della provincia di Cosenza saranno gli ultimi ad
attirare l’attenzione di chi dovrebbe renderli degni di questo nome.
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2 maggio 2014
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“Dalla
città sottomessa, alla città protagonista”
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Il 3 maggio, alle 20,00 – Teatro
“Urbano II”
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Dr. Antonio
Lanzillotta
Candidato a Sindaco
per la lista
“Progetto comune”
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“Progetto
comune” si presenta
(finalmente in
lingua italiana)
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Alla comparsa di questo
slogan sulla pagina di questo sito, che contiene l’elenco dei candidati nella
lista “PROGETTO COMUNE” guidata da Antonio Lanzillotta, mi è pervenuta la
gradita telefonata da parte di un amico molto caro con il quale, da sempre,
condivido analisi socio-politico-culturali di un certo tono e di una certa
intelligenza. Va detto, per inciso, che il livello di condivisione delle
analisi elaborate è sempre stato percentualmente molto elevato, a riprova di
una sintonia e di una armonia di pensiero che rifugge da piccole
partigianerie e si accosta, con ottima vicinanza, al criterio della
oggettività, oltre che ad indiscutibili principi etici.
La prima domanda, che mi rivolge a bruciapelo, è: «Lo slogan è
tuo o della lista?» Rispondo candidamente che lo slogan è mio ed è lo sforzo
interpretativo, per sintesi estrema, di quella che mi è parsa essere una
delle finalità sociali e politiche della coalizione in lista. …
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“Non abbiamo stilato un elenco di desideri, né tantomeno una
lista di promesse già troppe volte disattese. Proponiamo, bensì, alla collettività,
alcune idee, principi e obiettivi utili per tracciare in modo più netto i
contorni di una visione futura della nostra comunità. Ecco il primo elemento di novità: il
programma elettorale non promette cose irrealizzabili, ma è un contenitore nel
quale si trovano principi da condividere con tutti i cittadini ed è sempre
aperto perché chiunque è invitato a riempirlo con nuove idee e proposte
utili. Siamo un gruppo di cittadini
che si sono candidati con la ferma volontà di mettersi a disposizione della
comunità, offrendo il proprio tempo, le proprie competenze e la propria
determinazione per il raggiungimento del massimo benessere collettivo
possibile.”
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Programma
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27 aprile 2014
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Ed ora, a voi!
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Il totem
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25 aprile 2014
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Ed ora, a voi!
Prendete una mappa del territorio di San Marco Argentano e
utilizzatela come se fosse un campo di calcio. Disponete su di essa, a mo’ di
formazione, i nomi contenuti nelle liste elettorali, assegnando a ciascuno un
ruolo di azione. Poi, immaginate che si debbano muovere come una squadra
affiatata per rimuovere tutte le incongruenze (per non dire i guasti) che,
fino a questo momento, hanno caratterizzato le negatività nelle quali la
città è stata immersa, fino all’annegamento, dagli amministratori di questi
ultimi anni. E con un pizzico di fantasia, come se foste voi gli
allenatori-strateghi, immaginate ciascun candidato in azione come se avesse
già raggiunto l’obiettivo per il quale si è messo in lista e, facendo ricorso
a tutto il vostro senso logico, deducete, in termini percentuali, quali
saranno i risultati possibili, grazie al contributo ed alle capacità
individuali di chi di essi. …
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È storicamente
dimostrato che, presso alcune tribù locali, avere un’opinione divergente da
quella del volgo allineato, equivale a commettere un reato di “lesa maestà” (cfr.
articolo de “La Spiga” del 1995). Analogamente, parteggiare per qualcuno
o per qualche aggregazione più o meno condivisibile, vorrebbe dire esserne il
deus ex machina, poiché la parola
(ovvero il diritto di usarla) ti catapulta immediatamente nel sancta sanctorum dei padreterni in
sedicesimo che, presso le arcinote tribù locali, rappresentano i totem
intorno ai quali si celebrano i riti più impensabili. Andiamo dalla danza
della pioggia al ballo del telefonino, dal fioretto del supermercato alla
penitenza col sacrificio della dignità, fino al pellegrinaggio con la
percorrenza in ginocchio al santuario del dio Ramarro. …
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18 aprile 2014
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Si, no, forse!
Il balletto continua.
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I rifiuti dei grillini
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16 aprile 2014
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I
grillini partono dai
rifiuti, come dire: “incominciamo
ad eliminare tutto quello che puzza”. È una iniziativa giusta e sacrosanta,
che, tuttavia, va trattata non per linee generali, ma nei dettagli.
Differenziare gli scarti quotidiani suddividendoli per categorie comporta una
individuazione capillare delle categorie di rifiuti, in modo da approntare i
giusti contenitori per la raccolta e lo smaltimento.
Rimane da
capire se hanno già un’idea di come e dove smaltire anche gli scarti politici
derivanti da una loro eventuale conquista del cinquantuno per cento o da una
improbabile - ma necessaria, a questo punto - rivolta popolare, che mandi in
rottamazione tutti coloro che fino ad ora hanno ridotto la città in questo
stato pietoso. …
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È
opinione universale che la democrazia maturi nel tempo. Perché il tempo significa
esperienza, crescita interiore, sviluppo e affinamento degli strumenti
politico-amministrativi. Il tempo fa lievitare saggezza e stempera animosità.
In pratica, è galantuomo, come dicono tutti. Sempre? Forse no.
Di solito generoso per ampiezza (il tempo è infinito), a volte
si concede con parsimonia fino a farti mancare il respiro. Questo perché
l’uomo non sa usarlo con intelligenza e ne spreca molto più di quanto ne
utilizza e quando, come si dice, il tempo stringe, si arrabatta, si arrangia
come può, arruffa, lascia, riprende, rappezza, compone, scompone e ricompone,
senza la necessaria lucidità che, invece, è compagna inseparabile del tempo
giusto. …
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13 aprile 2014
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Scusi, permette questo ballo?
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L’anima della città
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10 aprile 2014
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Meno
di due settimane fa, si davano Lanzillotta per certo e Artusi gongolante. Oggi,
entrambi lasciano la pista da ballo, mentre la musica assordante dei
“diffusori” a tutto volume ubriaca gli osservatori intenti a seguire il tango
appassionato della Mariotti, partner eccezionale di un ballerino di
professione come Giulio Serra, e le piroette vorticose di Pinotto Mollo.
Chi
surrogherà i due concorrenti in gara fino a ieri? La stampa, come
al solito, si diverte a fare nomi, ripescandoli nel panorama politico di
una cartolina illustrata di qualche anno fa. A San Marco,
città di vecchi mulini ad acqua, tutti sanno che l’acqua passata non macina
più. E in tempi nei quali il nuovo fa presa …
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Quando arrivano questi
periodi, quelli, cioè, in cui si procede al rinnovo delle classi dirigenti
nelle città, nelle regioni o in altri organismi più ampi per territorio e per
importanza, sembra quasi che si debba compiere un gesto tecnico, come incasellare
una serie di oggetti in un contenitore, secondo un certo ordine cromatico o
per una certa tipologia di grandezze.
Questa appare
essere la percezione delle masse che disinvoltamente, quasi con leggerezza,
si recano alle urne per determinare la composizione delle squadre di governo.
Esercitano un diritto, compiono un atto dovuto. Vanno, votano, tornano. …
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8 aprile 2014
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“Le
mani libere
per inciuciare”
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Con “civetteria”
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4 aprile 2014
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Proliferano liste e candidati
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… Poi, l’ambiente prese ad
inquinarsi, lentamente, ma progressivamente, fino al decadimento dei nostri
giorni in cui si “festeggia” il matrimonio indissolubile tra povertà di
linguaggio e miserie amministrative. Fanno da testimoni i partiti in
dissoluzione a causa di una “chimica” politica selvaggia [alchimie che hanno
irrimediabilmente contagiato anche le periferie] alla ricerca di nuovi
prodotti “ad familiam”,
elaborati in circoli svuotati di ogni significato socio-politico serio, e
contrabbandati come panacee socio-economiche a masse credulone in via di
assottigliamento. …
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“Civettare”, in politica, non è un
fatto eticamente commendevole. Candidature o liste civetta fanno, spesso, il
gioco di chi meno meriterebbe di essere eletto. Men che meno di essere
candidato. Perché il termine “candidato” deriva da candido, cioè
bianco, puro. Ai tempi della Roma antica, infatti, coloro che si presentavano
alle elezioni dovevano indossare una toga bianca per distinguersi. Si
presupponeva che il candidato fosse puro, cioè, al di sopra di ogni sospetto.
Come cambiano i tempi!
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3 aprile 2014
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Ci
facciamo del male?
Con piacere!
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Rebus sic stantibus
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30 marzo 2014
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L’unico
certo è Lanzillotta
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Tra le voci che ormai si
rincorrono con un ritmo così frenetico e incalzante, tanto che nessuno riesce
a seguirle agevolmente, l’unica certezza è la candidatura di Antonio Lanzillotta.
Poiché esce da una volontà originaria precisa, senza tentennamenti né ricerca
di apparentamenti. Una pura aggregazione civica. Ove conversazioni con altri
gruppi o rappresentanti si fossero registrate, è perché sono state
garbatamente accettate in risposta a proposte provenienti da altri settori
“politici”. Quando si decide di
rinnovare, non ci sono compromessi che tengano – sembra dire il capolista di
“Rinnovamento Civico”. Anche perché
dove la situazione stagna nella mancanza di chiarezza, per lo storico
vizietto di giocare a fregacompagni,
la matassa si ingarbuglia talmente che nessuno riesce più a prevedere quali
saranno gli sbocchi risolutivi. …
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A taluni capita di leggere un giornale di tanto in tanto. Noi lo
leggiamo tutti i giorni. Atri lo leggono quando ci sono liti o pettegolezzi.
Le locandine sulle edicole servono proprio a questo. Stamane si vendeva “La Gazzetta del
Sud”. E l’abbiamo letta. Si può non essere d’accordo, si può non
condividere, è normale. La democrazia si fonda sulla diversità delle
opinioni. Gli unanimismi puzzano di falso ed appartengono ai regimi
totalitari, comunque colorati. Se poi ciascuno dei convenuti proviene da
molto lontano e per giungere sin qui ha percorso strade tortuose che hanno
attraversato parecchi villaggi e diverse civiltà, non è facile far convergere
e conciliare tutte le esperienze, che certamente avranno lasciato traccia o
alone. In questo caso, si diventa capricciosi, si battono i pedi per terra,
si urla nel cercare l’erba voglio.
Dove? Nel giardino del vicino più cattivo. E se non la si trova? Si fa come
certi bambini negli anni cinquanta: «Se
non vinco, mi porto via il pallone!»
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Muoia Sansone
con tutti i Filistei
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Il dott. Antonio Lanzillotta
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29 marzo 2014
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Nell’area
del totosindaci
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Riceviamo dall’avv. PaoloCristofaro
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21 marzo 2014
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Scommettiamo?
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Ci
vuole un progetto
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Virginia Mariotti vacilla, Pinotto Mollo scalpita speranzoso,
Antonio Lanzillotta appare stabile e tranquillo, Antonio Artusi «gongola». (leggi articolo
de “l’Ora della Calabria”)
I primi due dipendono
interamente dalle turbe umorali del loro pater
familias, che alcuni vedono incamminato sul
viale del tramonto, il quale, proprio come nella società romana di qualche
millennio fa, ha su di essi diritto assoluto di vita e di morte, che in
politica significa “dentro” o “fuori”.
Il terzo gode,
serenamente fino a questo momento, del sostegno di un gruppo piuttosto
nutrito, che si regge sul concetto di un esasperato e convinto civismo, sulla
condivisione di un progetto per la città, nonché sull’appoggio, tra l’altro,
di un partito organizzato, ancorché in pieno dibattito interno.
Il quarto «gongola» per una designazione di se
stesso, fatta da se stesso, …
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Mi permetto di inoltrare un
breve documento contenente alcune mie riflessioni su quale progetto politico
si dovrebbe realizzare a San Marco nel prossimo futuro. (Paolo Cristofaro)
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«E' davvero preoccupante il silenzio
con il quale la nostra amata cittadina si sta avvicinando alla prossima
competizione elettorale. Questo è il pensiero che da qualche mattina impegna la
mia mente. Un silenzio che deve essere infranto in maniera fragorosa e
definitiva per il bene dei cittadini e della comunità tutta.
E' davvero preoccupante, poi, come in questi giorni il destino
politico e amministrativo del nostro Paese sia collegato solo ai semplici
giochi di organigramma tutti rivolti a far sì che ogni attore del teatrino
politico locale trovi la sua comoda sistemazione da protagonista, comparsa,
sceneggiatore o addirittura regista. Poco pare importare quali siano le idee
politiche in gioco, quali i progetti, quali li proposte da offrire ai
cittadini per convincerli ad affidare a questo o quello lo scettro del potere
locale. …»
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Dr. Paolo Cristofaro
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