|
|
||
|
28 novembre 2013 Spunto da un
articolo de “La Gazzetta del Sud” Si trama nell’ombra
Non più tardi di due giorni fa, riferivamo della conversazione di
alcune signore nella sala d’attesa di una struttura paramedica, - leggi - che lamentavano proprio la tendenza a comporre le liste
con quelle trovate furbesche dell’ultima ora, fatte per vincere di misura, ma
non per governare. E la frase più amara che una di esse pronunciò in
quell’occasione fu: «È mai possibile che in questo paese non si trova una persona
“buona” in grado di fare il sindaco?» Segno evidente che quelle espresse
negli ultimi decenni non hanno funzionato o hanno lasciato molto a
desiderare. Certo, in questo silenzio diurno, sottolineato da manovre
notturne, ci guadagnano i soliti rettili preistorici, i tirannosauri (regressione biologica dei lucertoloni nostrani, i
ramarri) che sperano di scompaginare quanto più è possibile eventuali
aggregazioni di largo respiro, per confidare nello “zoccolo duro” (come dice
l’organo di stampa) – leggi
– che consentirebbe loro la zampata vincente sui concorrenti sparpagliati in
più rivoli da ambizioni ingiustificate, oltre che stupide perché non portano
da nessuna parte. Così San Marco Argentano rimarrà, ancora una volta, ferma al palo
e sarà costretta ad inghiottire i soliti bocconi amari fatti di delusioni, di
promesse mancate, di occasioni fallite, di lavoro negato o tradito, di
elemosine chieste invano nelle solite segreterie politiche, di ospedali
chiusi e quindi di sanità pubblica scadente, di scuole trascurate (la
cultura, in politica, è una palla al piede), di attività commerciali sulla
via del declino, di strade sporche e sconnesse e di vicoli bui, della
sicumera di personaggetti a scadenza limitata e chi
più ne sa più ne dica. A fronte di tutto ciò, ci rallegreremo con sagre e festicciole,
qualche serata piccante solo per via del peperoncino, feste patronali di
marca puramente contradaiola, qualche cero votivo a Sant’Antonio e pacche
sulle spalle a non finire, che alcuni ancora assimilano alla pranoterapia
considerandole terapeutiche e taumaturgiche. Che volete di più? Pensate che siano previsioni troppo disastrose? Provate a farvene
fare di migliori da quelli che verranno a chiedervi il voto tra un po’ di
tempo. Fatevi mettere per iscritto in che cosa migliorerà la vita nella
nostra sfortunata città. Quando verranno nelle vostre case a chiedere il
voto, presentate ai vostri figli (meglio se ancora ragazzini) questi
soggetti, affinché ne abbiano memoria perenne: nel bene, se manterranno gli
impegni; e nel male o nella vergogna, se tradiranno le attese. I ragazzini si
stampano a fuoco nella memoria certi fatti e certe facce. L’errore, tuttavia, sarebbe fare di ogni erba un fascio. Andranno
fatte opportune distinzioni, anche analizzando con rigore e con distacco le
caratteristiche di ciascuno. C’è gente che durante il suo percorso di vita ha
lasciato tracce non proprio edificanti ed esistono, invece, persone che, se
anche non hanno fatto fino ad oggi vita politica attiva, hanno accumulato un
curriculum di atteggiamenti positivi dei quali bisogna tener conto
nell’effettuare le nostre scelte. Alla fine, tutto è affidato alla nostra volontà e alla nostra capacità di farci del male. Luigi Parrillo |
|
|