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Antonio LANZILLOTTA -
Candidato a Sindaco Medico chirurgo. Responsabile
del reparto di medicina nucleare presso l‘Ospedale dell’Annunziata di
Cosenza. Si considera la sintesi perfetta della coalizione che lo ha voluto e lo sostiene. «Non diremo male di nessuno dei nostri avversari politici, a meno che non ci trascinino in direzione di una lotta politica polemica, che non ci piace perché non ci è congeniale. Noi siamo gente nuova a questa esperienza e nulla dei guasti prodotti negli ultimi venti anni ci può essere imputato. Abbiamo proposte da offrire e non critiche sterili. Spero che la gente si fidi di noi anche per questo.» |
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Giuseppe AMATO Commercialista. Punta alla rivitalizzazione dei settori economici per ridare respiro alle aziende in crisi. «Il settore va aiutato e non utilizzato per fini individualistici, tipici della vecchia politica, che ne ha decretato cinicamente la decadenza.» |
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Eugenio AMATUZZO
detto Marcello Amministrativo dell’Azienda Sanitaria. «Intendo la politica
come servizio da rendere ai miei concittadini con profondo senso morale e con
impegno costante. Candidarmi ha significato per me considerare la città come
un prolungamento della mia stessa famiglia. Il mio impegno è servire la
popolazione, non servirmene.» |
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Elena CAPARELLO Psicologa. Pone l’accento sulla questione giovanile e sulla creazione di nuove e significative occasioni perché i ragazzi vivano con interesse e con passione la vita della città. «Allontanare dalla città le fasce giovanili significherebbe decretarne la fine. Le potenzialità ci sono, bisogna renderle fatti concreti.» |
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Glauca CRISTOFARO Avvocato. La sua ricandidatura – sostiene – è rivolta all’offerta della sua esperienza in una équipe tenuta insieme da grande entusiasmo e da prepotente volontà di conferire alla città nuovo slancio vitale. «Mi è stato richiesto da tutti e mi pongo al servizio di tutti con la determinazione operativa che mi appartiene per carattere.» |
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Paolo CRISTOFARO Avvocato. «L’idea di un progetto comune mi ha sempre appassionato e ho trovato in Antonio Lanzillotta il partner ideale per tendere verso la sua realizzazione. Punto, con l’ausilio di tutti, verso il massimo benessere possibile per i miei concittadini, senza illudere alcuno con promesse che non saranno mai mantenute. In questo, mi aspetto la partecipazione attiva della cittadinanza.» |
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Annalia INCORONATO Giornalista. «Mi occupo di cronaca giudiziaria e ho lavorato prevalentemente su Reggio Calabria. Mi da dolore quando nei palazzi di giustizia si parla della politica di San Marco Argentano in termini non positivi.» Cambiare tendenza non è soltanto un obbligo morale, ma un doveroso atto di rispetto verso la città e il suo buon nome. |
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Ilario LO
SARDO
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Emilio NORMANTINO Elettricista. «Sono un cittadino “incavolato” con me stesso per avere, fino a ieri, concesso la mia fiducia a gente che non la meritava. Sostengo la tesi del “chi vuole vada e chi non vuole, mandi” per cui ho deciso di interessarmi personalmente degli affari della città.» Chiede l’occasione per dimostrarlo. |
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Gaspare OCCHIUZZI «Ho tante cose da dire e da fare per la città. Dirò le prime nei comizi e farò le seconde se gli elettori me lo permetteranno. È tempo di cambiare registro e sarà possibile dal momento che, finalmente, i giovani hanno deciso di impegnarsi per il governo della cosa pubblica.» |
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Vincenzo RAPANÀ Commerciante. Si propone di porre rimedio ai guasti prodotti all’economia della città dalla chiusura dell’ospedale e della pretura, nonché dall’interruzione – che rimane tale da anni – della strada che ci collega con i paesi di lingua albanese. «Le strategie ci sono e sono possibili. Basta metterle in atto.» |
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Gabriella SANTOSTEFANO Impiegata presso un’azienda privata. «Mi impegno come cittadina e come mamma, perché i nostri figli non abbiano a pagare, con i loro disagi, i guasti prodotti da oltre venti anni di cattiva gestione della cosa pubblica. Le mie competenze, per quanto settoriali, sono al servizio di quanti me lo chiederanno.» |
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Davide ZICCA Operatore sanitario. Rianimatore al servizio del “118”. Nonostante la sua giovane età, è stato definito un “duro” nella esplicazione del suo lavoro anche come volontario della “Misericordia”. Giovanissimo studente universitario, si pone come punto di riferimento per le fasce giovanili che intendono trovare sbocchi per il futuro nella propria città. E il futuro gli appartiene naturalmente. |
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