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La città politica (e non solo) alla luce del pensiero divergente |
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COMMENTI |
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Contatti: info@sanmarcoargentano-polis.it |
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Tutto il mondo è paese |
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23 dicembre 2015 - Accade talvolta di rileggere più volte un brano, un
articolo di giornale, perché sembra che ti richiami alla memoria una fatto,
una situazione, un qualcosa che vivi, anche fastidiosamente, che ti ritrovi
intorno svegliandoti al mattino e che non puoi allontanare come una mosca col
gesto infastidito della mano. Rifletti, fai mente locale, ricorri ad
associazioni di idee e ti accorgi finalmente che il fenomeno richiamato
dall’elzeviro di Massimo Gramellini su “La Stampa” di qualche giorno fa, si
riscontra, con gli opportuni raffronti ed in proporzioni ovviamente diverse,
in numerose realtà sociopolitiche ed in latitudini le più differenti. È come l’influenza, che di tanto in
tanto ti coglie e che nessuno accetta di buon grado. Tanto è vero che c’è chi
la combatte con gli opportuni presidi terapeutici, chi cerca di non rimanerne
colpito e chi si vaccina per tenerla lontana. … |
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OSPEDALE |
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Ce lo ritroveremo sotto
l’albero o
nella calza della Befana? |
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5 dicembre
2015 - Mai
come di questi tempi si è parlato così tanto e così spesso dell’ospedale di
San Marco Argentano. (Leggi gli articoli) La sindaca
Mariotti vuol dare l’impressione di prendere il volo e lasciarsi alle spalle
la politica del «ramo secco», per troppo
tempo condivisa, per amore o per forza, perché tanto cara al suo mentore. Non
si sa se lei adesso si muove per espiare un vecchio scrupolo di coscienza o
(spero tanto di no) per illudere ancora una volta la buona fede dei suoi
concittadini. Certo, la foto a corredo dell’articolo delle “Cronache del
Garantista” non è per niente rassicurante, vista la vicinanza sorniona di chi
considerava il nostro ospedale un ramo secco da tagliare. (Leggi gli atti ufficiali) Ma entriamo nel merito della notizia… |
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Alzati e cammina! |
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17 novembre 2015 - Dopo Lazzaro, sarà la volta
dell’ospedale “Louis Pasteur” di San Marco Argentano. Speriamo soltanto che
il miracolo non sarà operato dallo stesso santo taumaturgo che gli ha sparato
in testa il colpo di grazia dopo averne sentenziato, in associazione, la
condanna a morte. Ciò che fa tenerezza, tuttavia, è la creduloneria
di chi pensa o spera (non fingendo, ci auguriamo) che qualcuno possa
rimettere in piedi il nostro ospedale dopo la sua proditoria spoliazione
demolitrice e con la piena conoscenza del fatto che esiste ancora in
circolazione chi rema contro per trarne, si dice, benefici personali. Sulla scorta di tutto questo, … |
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Memorial
RL90 |
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16 novembre
2015 - Quando vibrano le
corde della memoria, l’animo freme d’armonia, quella espressa dalla virtuale
ricomposizione di un periodo estremamente significativo della nostra vita e
di quella delle persone che l’hanno riempita di senso e di valore. Parliamo di un fenomeno apparentemente secondario, al quale
attribuivamo un significato prevalentemente ludico, ma che il trascorrere del
tempo ha rivalutato nella forma e nella sostanza riconoscendo valore
incommensurabile a quel collante fatto di passione e di passioni comuni,
tipiche di un’età e di un periodo storicamente cristallizzato in una manciata
d’anni: un decennio circa. Ne disegna alcuni tratti Antonio Piraino, sulla scorta di un
nostro input non intenzionale, in un suo appassionato trafiletto comparso sul
periodico “Oggi Italia”, che esce in lingua italiana nello stato americano
della Florida, regalando brani della patria lontana a molti italiani
d’America. |
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Chissà chi lo sa! |
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12 novembre
2015 - Un
titolo su sei colonne e grandi foto per un banale furtarello e qualche
piccola abrasione perpetrati di notte ai danni di una utilitaria parcheggiata
sotto casa, appare inadeguato sotto il profilo giornalistico e, pertanto,
lascia dietro di sé una scia di ipotesi e di sospetti, che lo stesso
corrispondente del giornale non si esime dal mettere in evidenza. Un testo articolato e troppo frammezzato da incisi verbali non
irrilevanti, occupa più di mezza pagina, serpeggiando fra una parentesi e
l’altra dopo aver identificato nel coordinatore provinciale dei giovani di
Forza Italia il danneggiato dall’atto vandalico. Si tratta del giovane … |
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Voglia di politica (Not
councillor affair) |
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7 novembre
2015 - Da tempo, ormai,
i programmi televisivi affastellati nei palinsesti quotidiani che le
emittenti di ogni latitudine e importanza ci propinano di giorno e di notte,
sono ininterrottamente spalmati di talk show che, tra l’autorevolezza e il
ridicolo di alcuni “ospiti”, informano, blaterano, rumoreggiano, spesso cazzeggiano, con l’intento (non sempre
onesto) di fare opinione. Diremmo meglio: con la sottesa volontà di orientare
la pubblica opinione. Al di là, comunque, del voler fare critica televisiva
(che non è il nostro mestiere), emerge, in questo eruttare di stilemi spesso
storpiati o mal adoperati dagli sproloquiatori
improvvisati o di mestiere, un desiderio comune – espresso o non espresso –
di respirare politica, adesione ideale, convinzione filosofica,
partecipazione emotiva e motivazionale, nei fatti commentati con o senza
condivisione da parte degli stessi. … |
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Il mercato e la riforma |
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22 ottobre 2015 - Riorganizzazione
del mercato domenicale”. Detta così sembra una cosa bellissima, una riforma
taumaturgica per il mercato che affolla, movimenta e rallegra le domeniche
sammarchesi ormai da qualche secolo. Uno pensa: «Caspita! Questi fanno sul serio; vogliono
veramente dare una spinta propulsiva all’economia che ruota intorno a questa
tradizione socio-etnico-commerciale.» Poi si sofferma a pensare e a valutare con più attenzione il comunicato stampa uscito su “la
Provincia” e dice: «C’è qualcosa che non quadra!» E ha ragione. Riorganizzare non è la stessa cosa che
rivitalizzare. Modificare gli spazi, espanderli, farli scivolare più ad Ovest
o ad Est non significa porre un rimedio a quella che viene definita “congiuntura” per la “diminuzione del volume d’affare”. La
congiuntura economica non è legata all’organizzazione o alla collocazione
degli stand. Sono ben altre le ragioni. Ma è mai possibile che a nessuno viene in mente che la
progressiva “decadenza” del nostro mercato domenicale ha avuto inizio in
concomitanza con….. |
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C’era una volta… |
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19 ottobre 2015 - C’era una volta,
in un borgo ancora autorevole della media provincia cosentina, una emittente
radiofonica locale dal nome RL90. L’acronimo derivava dal fatto che allora (siamo
negli anni Settanta) era in voga le definizione di “radio libera” per tutte le emittenti private che popolavano
l’etere in numero cospicuo. E la definizione RL90 stava a significare,
appunto, “Radio Libera 90” perché trasmetteva sulla frequenza di 90 megahertz
in FM. Era una radio come tante, che però aveva la caratteristica non
comune di rispondere effettivamente alla qualità di “libera" dal momento che si configurava di fatto come emblema
della piena libertà di pensiero e di parola, al di là del politicismo becero
e condizionante che venne dopo, molto dopo. … |
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Precisazioni del sindaco in
ordine all’articolo “Hurrà! Tutti sull’ambulanza” |
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Gentile professore, |
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Controdeduzioni: 13 ottobre
2015 - Cara
Virginia, uso
il tono confidenziale dal momento che, come spero tu riconosca, sono legato a
te da antica amicizia, che non è incrinata dal non condividerti politicamente
come sindaco della città. Ma questo tu lo sai per non avertene mai fatto
mistero. Il ringraziamento all’intera Azienda Sanitaria, prima che
all’efficiente dr. Borselli, mi pareva includesse nella sua globalità chi la
gestisce e ne è responsabile. Evidentemente… |
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La mossa del cavallo |
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12 ottobre 2015 - La metafora non
attiene al bipede equinizzato dalla chiassosa
zoofilia popolare in concomitanza con ogni scontata campagna elettorale
amministrativa; né intende solleticare il gusto letterario degli estimatori
di Andrea Camilleri. È, molto più semplicemente, la descrizione della
strategia scacchistica che consiste nel fare due “passi” avanti e uno di lato
come il cavallo del celebre gioco, che si dice inventato in India, ma
pervenuto in Europa intorno all’anno 1000. I nostri amministratori sembrano abili imitatori di questa strategia
di gioco. Essi, infatti, avanzano spesso proposte talvolta improponibili
(perdonate il bisticcio) per poi farsi di lato e defilarsi nel momento delle
inevitabili contestazioni. Il farsi di lato, naturalmente, comprende anche il
tacere “scientifico”, il non rispondere come se essi fossero completamente
estranei ai problemi che si pongono in essere. La cosa si presta ad una doppia interpretazione: … |
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Era vent’anni fa… |
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1 ottobre 2015 - Era il 15 ottobre
1995. Avevamo lo stesso sindaco (nel senso che era sempre la stessa persona
che dirigeva, ordinava, disponeva) e il giornaletto “LA SPIGA”
lamentava un problema di non grave entità, ma di notevole rottura di
“scatole”, che ancora oggi si ripete con regolare cadenza, quasi fosse un
biglietto da visita, un distintivo appuntato al bavero delle stesse persone
per far sì che nessuno, quand’anche volesse, possa dimenticare di soggiacere
a certe logiche di ordine cittadino che ritornano come l’influenza, le
stagioni, le tasse, il mal di testa e così via. Oggi bisognerebbe riscrivere lo stesso articolo, ma non mi va
di ripetere pedissequamente concetti scontati che solo in questa nostra
sfortunata città non riescono a far presa, tanto vengono considerati ostici, difficili
da comprendere, duri a penetrare nelle menti; … |
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Taci! Il cittadino ti
ascolta |
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Fontane
pubbliche senz’acqua, in una città con l’acqua alla gola! |
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1 ottobre 2015 - E nessuno
informa, nessuno si degna di stilare un documento da diffondere capillarmente
o, quanto meno, utilizzare i social network che, in altre occasioni, sono
stati usati impropriamente addirittura per comunicazioni di servizio. Tutto è sotto traccia nel cuore del “palazzo”. A parte le
strombettate di piccole iniziative di facciata spiaccicate in dimensioni
ridotte tra muri e vetrine, un silenzio tombale - che sembra quasi imposto
tanto è illogico e innaturale - avvolge il fare (o il non fare)
amministrativo della nostra compagine di governo, chiusa nel suo settarismo
decisionale, quasi avesse timore di far trasparire il disegno di ciò che
“decide” (o non decide) in ossequio a volontà incontrastabilmente prevaricanti.
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Hurrà! Tutti
sull’ambulanza |
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29 settembre 2015 - La sindaca esulta
per l’arrivo di un’altra ambulanza al “118” di San Marco Argentano. E
nell’esultanza, elargisce a piene mani, uno spreco di ringraziamenti
sperticatamente deposti ai piedi dei singoli dirigenti dell’ASP di Cosenza,
gratificati, tra l’altro, con giudizi di storica efficienza. Fin qui, la cosa ci potrebbe pure stare! Ma non si può tollerare il ricordo del
colpevole silenzio che ha accompagnato le esequie del nostro ex ospedale, probabilmente
per non disturbare i piani di destabilizzazione della sanità sanmarchese, elaborati tra le nebbie dell’Olimpo su cui
regnava indisturbato il suo Zeus. Allora andavano menzionati e stigmatizzati uno per uno (1 x 1 = 1) i veri colpevoli della “morte”
dell’ospedale “Pasteur” di San Marco Argentano. Allora andavano pubblicati… |
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Scuola – Anno nuovo,
vecchi problemi |
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11 settembre 2015 - Il 15 settembre
dello scorso anno, dedicavamo una pagina all’apertura dell’anno scolastico
salutando entusiasticamente la “restituzione” dell’edificio scolastico agli
alunni delle scuole elementari, che, per un anno, avevano sofferto delle
misure di «contenzione» in ambienti
poco adatti e non conformi alle norme di igiene scolastica contenute negli
articoli della legge ad essa dedicata. Pochi mesi dopo, esattamente l’ultimo giorno di febbraio di
quest’anno, gli alunni venivano frettolosamente e inspiegabilmente
“deportati” nei locali angusti – e, ancora una volta, non idonei - dell’ex
pretura dove sono rimasti fino alla fine dell’anno scolastico. Diciamo
“inspiegabilmente” perché l’edificio di Via Vittorio Emanuele, evacuato in
tutta fretta in un pomeriggio piovoso, è rimasto inutilizzato (ma anche non
interessato da qualsivoglia lavoro di recupero o di ristrutturazione) fino al
mese di giugno, ovvero fino alla fine delle lezioni. In molti speravano che l’inizio del nuovo anno scolastico
fosse stato salutato dalla riapertura dell’edificio storico (è stato
edificato intorno al 1929). Invece… porte sbarrate, finestre serrate e
sporche, tende cadenti, silenzio, tristezza!!! E gli alunni? … |
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Edilizia scolastica:
quanti pesi e quante misure! |
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Di corsa! Fate in fretta! Serve una scuola! Urla, quasi, il sindaco Mariotti dalle pagine de “La
Provincia”, invitando chi dovesse avere disponibilità di locali idonei a
farsi avanti per redigere un eventuale contratto di locazione per la scuola
dello Scalo. E ce ne accorgiamo il 25 di agosto? Non solo. Ma, nell’arco di una manciata di giorni, la vogliamo
così, cosà, e cosà, …… e non più lontana di lì, e non più vicina di là, e non
più piccola di così, e non meno attrezzata di cosà, eccetera, eccetera,
eccetera: 1.
Ubicata presso lo
scalo ferroviario e dintorni (non sono specificati i dintorni). 2.
Locali facilmente
raggiungibili (a piedi o in automobile?). 3.
L’accesso dovrà
essere autonomo. 4.
I locali dovranno
essere serviti da adeguato parcheggio per gli operatori e l’utenza. 5.
La superficie
dovrà essere pari o superiore a mq 150 e dovrà accogliere 5 aule e servizi. Tutto giusto e opportuno. Ma il luogo, il tempo stretto, la
fretta e le caratteristiche perentorie e minuziosamente descritte ci fanno
riflettere e non poco. È vero che a
pensar male si fa peccato, però….!!! (diceva il povero Andreotti). Per cui: … |
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Il vuoto oltre il
silenzio |
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13 agosto 2015 - Polis, politeia, politica; dalla Grecia antica ad oggi questi
stilemi risuonano nel lessico quotidiano ad indicare il rapporto tra le
comunità, comunque organizzate ed evolute, e la élite chiamata a deciderne e
guidarne le sorti secondo schemi sociali (o socioculturali) condivisi e
accettati dalle comunità medesime. Si tratta di un rapporto complesso e difficile da gestire
perché affidato all’uomo nelle sue poliedriche sfaccettature, non sempre
perfettamente aderenti tra esseri diversi nella loro originalità. Ed è proprio nella difficoltà di far aderire tra loro con un
maggior numero di contatti le numerose facce dei poliedri umani, che si gioca
la scommessa che le élite (o leadership che dir si voglia) tentano di vincere
ad ogni costo, spesso barando e conferendo al gioco uno squilibrio che, nella
storia, ha determinato sommovimenti pagati, quasi sempre, con tributi onerosi
di sangue umano. Oggi … |
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Più “Scura” della
mezzanotte |
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11 agosto 2015 - Il deus ex
machina della sanità calabrese, Massimo Scura, nel suo giro intorno alla
disastrata realtà che ne è l’emblema, ha degnato del suo pietoso sguardo
carismatico persino l’ex ospedale di San Marco Argentano, o meglio, ciò che
ne rimane. Lo avremmo visto meglio in gramaglie con in mano un cuscino di
fiori da deporre pietosamente sul tumulo del nostro “soppresso” nosocomio. Nemmeno una lacrima! Si è reso conto, però, dell’abbandono in
cui versa la struttura, vittima della politica sciagurata che l’ha destinata
ad essere il prezzo di chiacchierati progetti rivelatisi fallimentari e, per
ciò stesso, falliti. Scura ha potuto toccare con mano apparecchiature
costosissime diventate cibo per topi, mentre le attese per gli esami clinici
(tra l’altro dimezzati nella disponibilità dei pazienti) si allungano
inspiegabilmente aprendo al settore privato vasti spazi di crescita tecnica
ed economica. … |
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Contribuenti “scambisti” |
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4 agosto 2015 - Ci voleva il
senso pratico di un sindaco donna per maturare opportunamente l’idea di
utilizzare la legge 164/14, grazie alla quale si potrà genialmente mettere in
pratica una operazione di maquillage
ai conti del comune e venire incontro all’annoso problema della riscossione
dei tributi a fronte di una crisi economica, e non solo, a causa della quale
si “aggrovigliavano” i rapporti tra il contribuente (che è anche cittadino
elettore) e l’amministrazione. Detta così, la cosa somiglia tanto all’uovo di Colombo. … |
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È pronta la tenda per lo
sciamano? |
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26 luglio 2015 - È da vent’anni
che parliamo e scriviamo di ospedale. È da altrettanto tempo che “qualcuno” rema contro. È come se questa struttura sanitaria desse un fastidio
viscerale a “qualcuno” che immagina di non averne mai bisogno o che lo
riconosca come un orpello inutile per una comunità, come la nostra, che dorme
sonni tranquilli e beati pensando, forse, che tanto, alla fine, “qualcuno” le
darà taumaturgicamente il rimedio giusto per combattere qualsiasi male
imprevisto ed imprevedibile. A noi, per la verità, dà pure fastidio scrivere di queste cose
delle quali ci interessiamo da quattro lustri ed oltre. Riprendiamo il
discorso perché lo fa, con puntuali osservazioni, il gruppo consiliare di “Progetto comune” … |
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Delusi e assetati |
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22 luglio 2015 - Spinetto, territorio di
conquista della nuova maggioranza di governo, coglie i frutti della promesse
elettorali in base alle quali la nostra città avrebbe avuto
un’amministrazione dallo sguardo molto attento alle periferie, se non altro
per la vicinanza culturale e territoriale con i massimi esponenti del governo
cittadino. Invece, i portatori d’acqua oggi soffrono la sete, secondo
quanto riferisce il corrispondente locale della Gazzetta del Sud. Così la
contrada rimane fonte di voti, ma non fonte di acqua potabile. Dai rubinetti
«scorre acqua mista a terra e polveri». Per fortuna, solo terra e polveri in attesa che eventuali
esami batteriologici (che, speriamo, siano stati previsti per la salvaguardia
della salute dei cittadini) diano la misura esatta dal tipo di inquinamento…. |
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Le ragioni della regione |
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27 giugno 2015 - Se qualcuno si
chiedesse per quale ragione fossero state istituite le regioni nel nostro
Paese, non dovrebbe scomodarsi più di tanto per andare alla ricerca di
informazioni storico-politiche, costituzionali o di altro genere. Basterebbe
soffermarsi sulle cronache degli ultimi anni, che si gonfiano quotidianamente
a ritmo esponenziale, riguardanti queste istituzioni le quali, dal 1970 ad
oggi, si sono configurate, salvo rare eccezioni, come un enorme truogolo nel
quale chi ha potuto, e chi ancora può, affonda le fameliche mandibole senza
ritegno e senza soluzione di continuità. In Calabria, il bubbone era scoppiato da tempo. Altro che
ebola. Il nuovo cancro della società, la nuova peste che rischia di decimare
culturalmente ed economicamente il consorzio umano di questa sfortunata
penisola, che rappresenta la punta dello “stivale”, è proprio l’istituto
regionale al quale tutto si può attribuire tranne che di aver risolto
problemi annosi dei quali continua a soffrire terribilmente la nostra regione
tra colpe elettorali e stupide ingenuità diffuse. … |
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Consiglio “ordinario” |
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20 maggio 2015 - Ordinario in tutti
i sensi, ivi compreso quello che nel linguaggio comune assume la parola
quando, in presenza di un oggetto scadente, lo si definisce proprio
“ordinario”. E così è stato in un confuso sovrapporsi di articolazioni
verbali di livello indefinibile, nelle quali il senso entra ed esce senza mai
mostrarsi per intero. (Chi
non ci crede, ascolti!) Ho dovuto riascoltarlo un paio di volte per cercare di
immaginarlo avulso dall’alone di surreale che lo avvolgeva come una nuvola
protettrice. Un copione, appena disturbato da qualche intervento completo
nelle sue parti, che riportava alla mia memoria di persona anziana le
commedie radiofoniche degli anni cinquanta-sessanta, improntate volutamente
tra il serioso e l’esilarante. … |
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Per approfondire: |
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Si può cavar succo da
una pietra? |
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17 aprile
2015 - Trasparenza? Un
pio desiderio quello che il quotidiano “La Provincia” mette in risalto nel
comunicato stampa del gruppo consiliare “Progetto Comune”! Come si può
invocare trasparenza quando la gestione della cosa pubblica viene gelosamente
custodita tra le pareti simil-piombo del marpionismo storico locale, impenetrabili a qualsiasi
raggio indagatore. Ti verrebbe da definire anni di piombo la parentesi temporale di questa amministrazione,
se l’espressione non avesse un significato traslato dalle vicende storiche di
un triste periodo storico appena trascorso. Purtroppo, la realtà è quella che è, anche per inefficaci
contrappunti democratici che non incidono sullo spesso carapace che protegge
l’intelligentia
politico-amministrativa, chiamata dalla volontà popolare a reggere le sorti
del nostro sciagurato paese. … |
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Una coincidenza
raccapricciante |
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aprile 2015 - Non più tardi di stamattina, davanti alla sede dell’ex
tribunale di San Marco Argentano, che ricovera da mesi gli alunni
dell’istituto comprensivo (scuole medie ed elementari), raccoglievo da parte
di alcune mamme, che avevano appena accompagnato i propri figli a scuola, il
timore che qualche imputato, accompagnato dai carabinieri presso l’aula di
dibattimento del giudice di pace, potesse uscir fuori dai gangheri per una
ragione qualunque ed esercitare una qualsiasi violenza anche contro i bambini
ospitati al piano superiore. «Hai visto come si spara
in America?» diceva una di esse. D’istinto, tra me e me, ho immediatamente respinto
l’affermazione definendola una esagerazione dialettica e concettuale. … |
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Dieci anni fa, moriva Carol Wojtyla,
il Papa venuto dall’Est |
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Ricordo da “PARTECIPAZIONE & DEMOCRAZIA” –
Numero di aprile del 2005: “Stupore. È
questa la sensazione che mi ha annichilito all’annuncio della morte di Carol
Wojtyla. È lo stupore che mi ha indotto al silenzio ed alla riflessione,
respingendo il fastidioso rumore mediatico che ha dissacrato, esponendola
crudamente, la caparbia e lunga agonia glorificante del gigante polacco,
colui che ha guidato il cattolicesimo per le strade del mondo con l’impeto di
un condottiero e la tenerezza di un padre. Lo stupore mi aveva già colpito e
frastornato quando, pochi minuti dopo la sua ascesa al soglio pontificio,
salutava il mondo cattolico in attesa con voce decisa, vigorosa come la sua
tempra, autentica come il suo essere persona, che sovrastava, facendo loro
quasi violenza, i toni volutamente flautati dei suoi predecessori. …” |
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I regionali e la cometa di Halley |
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31
marzo 2015 - Che qualche autorevole rappresentante di centro-sinistra della
Regione Calabria si affacci di tanto in tanto a San Marco Argentano, non è
certamente cosa disdicevole. Lo diventa, però, quando l’affacciata avviene
timidamente e con intervalli decennali, come se il territorio fosse alieno da
simpatie verso il settore politico appena menzionato, o fosse zona off-limit per
chi non orbita nella sfera di
“interesse” di qualche ras
tradizionale della zona. Ci riferiamo, naturalmente, alle affacciate ufficiali. Se poi,
sul piano privatistico, si frequentano talune nostre periferie per convegni
di natura conviviale o di altro genere, la cosa non ci riguarda anche se
contribuisce a sbiadire ulteriormente l’immagine già di per sé non
vividamente colorata dei soggetti presi in considerazione. … |
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L’edificio scolastico di
Via Vittorio Emanuele III |
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Evacuazione lampo! E i lavori? |
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18 marzo
2015 - Ecco che si ripete la storia infinita di tutti i lavori
pubblici nel nostro paese. L’edificio delle scuole elementari di via Vittorio Emanuele III,
frettolosamente evacuato oltre un paio di settimane fa, è ancora in attesa
che vengano effettuati i lavori di ristrutturazione previsti da una montagna
di tempo addietro. Qualcuno con un po’ di fantasia li ha definiti i lavori della
discordia e delle dimissioni. Già lo scorso anno sorgevano gli interrogativi:
Si faranno? Non si faranno? Ma quando
si faranno? Chi li farà? Una ditta locale o un’impresa forestiera? Erano
diventati il tormentone di un intero anno scolastico e lo sport preferito
delle mamme (ma anche dei papà) davanti all’ingresso dell’edificio in parola. Stavolta, sembrava fosse giunto il momento. Ce lo lasciava
intendere una evacuazione lampo, avvenuta sotto la pioggia di un fine
settimana, come se il lunedì successivo l’impresa appaltatrice che, secondo
indiscrezioni attendibili, non vede l’ora di mettere mano ai ferri) avesse dato di piglio all’attrezzatura per
avviare e portare a termine i famigerati lavori di ristrutturazione che, dati
i tempi, si ha l’impressione che fossero stati previsti addirittura nella
bibbia. Invece, l’edificio è lì. Langue e sbadiglia nell’attesa…. |
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Guai? Certa gente ci
ingrassa |
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10
marzo 2015 - Da quanto tempo la stampa e i media in generale stanno blaterando
sui guai giudiziari e finanziari dei regionali coinvolti in accuse di
irregolarità contabili e gestionali relative alle loro funzioni di “politici”
in quanto tali? Da tempo immemorabile, per quello che mi è dato di ricordare.
Eppure, non un evento si è verificato che sconvolgesse la tranquillità
“operativa” dei soggetti coinvolti in sospetti, accuse, considerazioni da far
accapponare la pelle a persone normali, ma che lasciano perfettamente
indifferenti i sospettati, accusati, mal considerati, come se avessero un
carapace al posto dell’epidermide e bottoni d’acciaio sui loro calli. Le stagioni si susseguono e si alternano, ma essi sembrano
vivere indisturbati una perenne primavera tra fiori che sbocciano e zefiri
che soffiano. I media che straparlano sono musica per le loro orecchie; i
giornali che riempiono decine e decine di colonne sonno come inviti a nozze e
i rinvii a giudizio medaglie al valore. … |
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È
utile? |
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06
marzo 2015 - In Via XX Settembre, addossata alla parete frontale del
Circolo della Terza Età, proprio lì, accanto al piccolo portico che serve da
riparo agli anziani del circolo e non solo, c’è da tanto tempo una cabina
telefonica pubblica, come si vede dall’immagine a corredo. Ebbene, da un po’ di giorni è stato affisso sulla cabina in
questione un cartello, da parte dell’azienda che gestisce la telefonia, da
cui si evince che entro il 16 giugno prossimo venturo la cabina sarà rimossa
a meno che qualche cittadino non ne rivendichi l’utilità, qualificandosi ed
esponendone le ragioni. … |
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E adesso santificateli
tutti |
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27
febbraio 2015 - Visto che, ormai, le beatificazioni le decide l’elettorato
supino, non rimane che la santificazione di questi araldi della sanità, i
garanti della salute pubblica, con l’inserimento doveroso sul calendario, in
un giorno significativo dell’anno. È vero, come si dice a Napoli, che i figli so’ piezz’e core, ma vorrei
sapere: pezzi di che cosa sono i padri che li hanno generati e li “curano”
così e, oltretutto pezzi di che materiale prezioso sono i figli degli amici e
quelli degli amici degli amici, che abbiano o meno le teste di legno o non si sa di che cos’altro? Un tempo, i genitori dicevano ai figli: «Studia, figlio mio,
altrimenti non ti farai strada nella vita!» Oggi, dopo questi esempi
glorificati da gran parte della pubblica opinione, ... |
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Link per approfondire: |
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Scilipotismo |
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8
febbraio 2015 - Tra i neologismi entrati a far parte, ormai, nei più
aggiornati dizionari della lingua italiana, fa la sua comparsa il termine scilipotismo. Senza ricordare il caso del famigerato Maramaldo, va detto che per diventare famosi o, per meglio dire,
popolari non c’è bisogno di grandi imprese o di atti eroici. La realtà ci
dimostra come si può diventare titolari di notorietà (positiva o negativa) ed
entrare nella storia anche attraverso gesti di discutibile eticità o di
eclatante stoltezza, caricando il proprio cognome di significato a perenne
memoria. Quasi come una lapide. |
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Oscurantismo e oscurità |
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12
gennaio 2015 - Se volessimo documentare tutto in un film, lo intitoleremmo Il buio oltre la piazza, imitando
quello di un capolavoro cinematografico del 1962, vincitore di tre premi
oscar e di un premio speciale al festival di Cannes. È da mesi, ormai, che il fenomeno si ripete: ad una certa ora,
comunque in tarda serata, l’illuminazione pubblica di Via Vittorio Emanuele
III, per numerose notti e fino al mattino successivo, cessa di esistere. Se
non fosse per l’apporto debolmente illuminante di una tabaccheria, di una
farmacia e di un istituto bancario, la strada rimarrebbe completamente al
buio, con tutti i rischi connessi, relativi alla sicurezza di uomini e cose.
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Calabro “stil novo” |
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Nell’oceano degli inciuci, la Regione naviga a vista
manovrando di piccolo cabotaggio, ovvero sotto costa, come l’ultimo scorcio di
viaggio della Costa Concordia. Nel salone delle feste si incrociano danze e
spintoni. Tuttavia, l’atmosfera è gentile, sempre più gentile. I giornali godono, hanno di che scrivere. E la gente ha di che
leggere, mentre medita di ingrossare le fila degli astensionisti nella
prossima tornata elettorale. In piazza, si sprecano le battute ironiche e i telefoni
cellulari impazziscono sotto un passa-parola curioso e pettegolo. Tutti hanno
i numeri di tutti e si confondono come il senso politico di una generazione
in caduta libera verso un nihilismo senza pari. … |
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Questo sito nasce, nei primissimi giorni di maggio del 2013, per osservare
e riferire un po’ di quanto si muove sulla scena politica a San Marco
Argentano, prevalentemente nel palazzo comunale. Balza agli occhi immediatamente che siamo di fronte ad uno scenario
drammatico sul piano della qualità e della competenza, confuso e disorientato
sul piano politico, scadente sul piano dell’autorevolezza nel contesto
territoriale. Calca la scena un cast di “attori” dalla innata predisposizione
per la recita a soggetto, che un finto regista muove secondo un concetto di
intercambiabilità perenne. Comparse e primi attori si confondono nel tira e
molla delle cariche affidate secondo la “strategia” del pressappoco, per cui
vengono ritirate, riaffidate, rimodulate, mollate e riprese tra entusiasmi e
musonerie che fanno parte del canovaccio, come una scena da teatro dell’arte
di qualche secolo fa. Sembra di assistere ad una rappresentazione dell’opera dei
“pupi”, con la differenza che il “saracino” qui è nel Palazzo, dove è entrato
con le sue truppe allineate e coperte marciando all’inno di “Aggiungi un
posto a tavola”. Gli amici di ieri sono i nemici di oggi e Dio solo sa che cavolo
saranno domani. Il cielo ci è testimone, immobile come gli allineati. |
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