04/08/2015
Contribuenti “scambisti”
Ci voleva il senso pratico di un sindaco donna per maturare
opportunamente l’idea di utilizzare la legge 164/14, grazie alla quale
si potrà genialmente mettere in pratica una operazione di maquillage ai conti del comune e
venire incontro all’annoso problema della riscossione dei tributi a fronte di
una crisi economica, e non solo, a causa della quale si “aggrovigliavano” i
rapporti tra il contribuente (che è anche cittadino elettore) e
l’amministrazione.
Detta così, la cosa somiglia tanto all’uovo di Colombo. Sarà
nella fase attuativa che sorgeranno difficoltà, talora insormontabili, e
prenderanno corpo atroci dubbi destinati ad innescare conflitti di ordine
paratico in un bailamme di
considerazioni etico-sociali di cui molto presto sentiremo gli echi.
Personalmente, mi auguro che la cosa funzioni e che dia esiti
magnifici. Avremo, così, strade sempre pulite e oggetto di manutenzione
quotidiana, aree a verde floride e lussureggianti, arredi urbani integri e
sfavillanti, scuole sorvegliate ed assistite nelle ore di ingresso e di
uscita degli alunni, ed altro ancora.
Già immagino la nostra cittadina tirata a lucido da quei
contribuenti sfortunatamente incapienti, i quali, finalmente, riusciranno ad
azzerare il proprio debito con l’amministrazione attraverso uno “scambio”
utile e corretto per via della legge che lo consente.
Perché baratto è sinonimo di scambio,
parola che in politica fa scalpore, in quanto induce chi l’ascolta a
riflettere su certi “scambi” che non hanno nulla di
etico e alcunché di legale, anche se vengono praticati con molta disinvoltura
da politici senza scrupoli e senza morale.
Lungi da noi il sospetto che certe operazioni abbiano luogo
dalle nostre parti: ho troppa stima dei miei concittadini per immaginarli
immersi in questo fango metaforico, che sporca le persone insozzando, nel
contempo, l’ambiente in cui vivono.
Ma non è questo il tema da trattare in questa sede. Mi pare
utile, semmai, augurare al primo sindaco donna di questa città che questa
idea funzioni secondo le sue intenzioni e che non abbia a subire deformazioni
nel corso della sua applicazione.
Sinceramente.
Luigi Parrillo
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