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Scorci
della città politica tra le righe del pensiero divergente |
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Roma,
28/10/2021 Vaccini
e neo-oscurantismo
Un
vento di follia soffia per le vie di molte città italiane. L’irrazionale
criminalizzazione dei vaccini anticovid, - che hanno salvato migliaia di vite
umane e consentito la ripresa economica del paese allo stremo - , ha indotto
masse urlanti slogan “No vax” , “No green pass”, “Libertà-libertà” , a
scendere in piazza. Grazie
ai vaccini siamo tornati ad una certa normalità, non piena, poiché permangono
le restrizioni dovute al perdurare della pandemia, come dimostra l’aumento
dei contagi e dei morti in molti paesi europei in cui il numero dei vaccinati
è molto basso. Purtroppo
viviamo in un mondo capovolto. Una visione distorta della realtà induce folle
urlanti a ritenere i vaccini la causa di tutti i mali. Il
“pensiero magico” (così definito dalla giornalista Annalisa Cuzzocrea)
rincorre una realtà che non esiste, mettendo in pericolo la vita degli altri.
Alle evidenze scientifiche, fondate su dati oggettivi, incontrovertibili
sulla efficacia dei vaccini, i cultori della teoria del “complotto”
rispondono con affermazioni prive di qualsiasi valore scientifico del tipo
“siete degli ingenui”… “non avete
capito nulla”. La
conoscenza, il sapere scientifico, la competenza, lo studio, la cultura, non
hanno alcun valore ma sono guardati con sospetto in quanto espressione di una
“élite” dominata da non meglio precisati poteri forti. Si tratta di un
“neo-oscurantismo” difficile da scalfire al quale non sono estranee le
“opinioni” , senza alcuna base scientifica, di “professionisti” che hanno
smarrito i fondamenti della scienza. Folle
urlanti manifestano poi al grido “libertà”… ”libertà” contro l’introduzione
del “green pass”, necessario per accedere ai luoghi di lavoro. Del “green
pass” si chiede la soppressione in quanto violerebbe la libertà di lavorare
senza essere vaccinati. Orbene è pacifico che la libertà individuale non è un
bene assoluto da tutelare sempre e comunque anche quando contrasta con altri
beni costituzionalmente garantiti, quale il bene primario della salute pubblica.
L’art. 32 della Costituzione così recita “La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. E’
indubbio che la “tua libertà di non vaccinarti” non può esporre a rischio la
salute della collettività. Il
principio del bilanciamento dei diritti costituzionalmente garantiti è noto a
chiunque abbia intrapreso studi giuridici ed ogni discussione al riguardo è
priva di fondamento giuridico. Purtroppo
fra le folle scese in piazza per paura o perché male informati si sono
inserite violente frange di estremisti che, approfittando della crisi
economica innescata dalla pandemia, vogliono strumentalizzare quelle masse al
fine di destabilizzare il paese nel pieno della crisi sanitaria. L’assalto
squadrista alla sede romana della C.G.I.L è la conferma di una guerriglia
antisistema che nulla ha a che vedere con la salute e con il diritto al
lavoro. Sgomenta,
infine, ed indigna, in relazione alla vaccinazione anticovid, il riferimento
alla città di Norimberga, dove venne celebrato il processo a carico di
gerarchi nazisti autori di crimini efferati contro l’umanità. Sgomenta
e indigna il riferimento agli esperimenti condotti da medici nazisti che
torturarono, provocando indicibili sofferenze, e uccisero migliaia di persone,
fra cui moltissime donne in stato di gravidanza e bambini, in particolare
gemelli; al fine di realizzare in laboratorio la razza ariana perfetta. Le
vittime dell’orrore nazista meritano rispetto e non già ignobili
strumentalizzazioni. Maria Gloria
Attanasio |
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