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San Marco Argentano - Polis

 

 

 

13 giugno 2014

Primo consiglio comunale

insediamento all’insegna del fair play

Fair play sembra essere stata la parola d’ordine relativa alla seduta di insediamento dei consiglieri comunali eletti il 26 maggio di quest’anno.

Un Consiglio al femminile per la massiccia presenza di donne tra i banchi (otto su tredici), ma anche un Consiglio che si rinnova sul piano delle figure umane, nonostante uno zoccolo duro che restringe di molto la porta d’ingresso perché il primo sindaco donna possa entrare con facilità nel ruolo e nel personaggio. È sempre stato così. Gli ombrelli troppo larghi riescono a ripararti meglio dalla pioggia, ma, per converso, nascondono il sole oltre misura, specialmente quando avresti necessità di un po’ di luce in più.

Un bambino infastidito alzerebbe molto semplicemente il braccino e sposterebbe tranquillamente l’ombrello.

Ma tant’è!

Esaurito, comunque, tutto l’affaccendarsi tecnico per la diramazione in voce in tempo reale e in videoregistrazione successivamente, prende il via, nella consueta ufficialità, la nuova macchina amministrativa alla guida di Virginia Mariotti.

Si convalidano gli eletti. Il sindaco giura fedeltà alla Costituzione dello Stato Repubblicano, poi, pronunciato un breve saluto, ci cantilena le linee programmatiche in una lunga filastrocca di “monotono languore” (non c’entra lo sbarco in Normandia, è solo una parata equestre), in cui un po’ di cose nuove, un po’ di cose vecchie e un po’ di cose a metà si mescolano tranquillamente tanto per allungare il brodo. Le persone mediamente informate sulla storia delle amministrazioni comunali di San Marco e sulle cose fatte o avviate hanno immediatamente percepito lo spessore e le finalità di quella lettura monocorde.

Finita la quale, nell’oblio dei congiuntivi oltre che in una sopita e malcelata tensione, parte qualche ringraziamento agli elettori. Si è data forma alla corte, che ora deve strategicamente trovare collocazione negli spazi di intervento prossimi al sovrano, ma non distanti dalla camera della regina. E gli equilibristi manovrano.

Dai banchi dell’opposizione, timidamente e manieristicamente invitati a porsi come “collaboratori” nella messa in atto delle funzioni ammnistrative, si registra la disponibilità a partecipare senza risparmio di energie per tutto quanto può traghettare la città verso un avvenire meno incerto e più dignitoso, sicuramente in una visione europeistica e, quel che più conta, nel rispetto della trasparenza e della legalità.

Sul piano della politica sanitaria, tuttavia, stupisce (anzi, mette i brividi) la disinvoltura verbale con la quale il nuovo sindaco definisce il nostro perduto nosocomio ex ospedale, senza un minimo di rimpianto, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. È come se, soltanto per la ineluttabilità di un destino cinico e baro, noi non possiamo più godere dei benefici di una struttura ospedaliera, che ha salvato vite su vite ed impedito ad un numero ragguardevole di anziani di stazionare crudelmente e indegnamente nei corridoi di qualche pronto soccorso. Solo in una sfuggente parentesi dialettica dice testualmente: ”…crediamo che San Marco sia stata trattata male [da chi? – n.d.a.], che meriti di più perché nel nostro territorio non ci si può ammalare”.

L’ex consigliere regionale Giulio Serra, nel vuoto della sua ormai abituale e incorreggibile disomogeneità verbale, fa galleggiare finanziamenti regionali diramati in ogni direzione. In ordine alla sanità, chiede ad Antonio Lanzillotta (medico, oltre che capo dell’opposizione) di “riportare a San Marco servizi [sanitari] che ci hanno tolto, che ci hanno scippato…”

Solo il garbo e la signorilità di Lanzillotta, probabilmente, gli hanno impedito di chiedergli chi ce li avesse scippati, ma anche di precisare che gli stava proponendo di riparare un danno che egli stesso aveva prodotto.

Noi che da più anni teniamo sotto osservazione certi personaggi, sappiamo che il trucco della mano tesa è vecchio quanto il cucco, per cui, qualora, com’è molto probabile, il danno risultasse irreparabile o non ci fosse la effettiva volontà di porvi riparo per una qualsiasi ragione palese o recondita, tutta la responsabilità ricadrà sul povero Lanzillotta, che non avrà saputo configurarsi come un aiuto valido e all’altezza. È un film già visto.

Il Consiglio prosegue sul piano tecnico. Si procede a configurare l’ORGANIGRAMMA  per sistemare nelle opportune caselle desideri, appetiti e ambizioni.

Les jeux sont faits. Rien va plus.

Luigi Parrillo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ORGANIGRAMMA

 

Composizione della Giunta Esecutiva e relative deleghe:

1.      Di Cianni Finisia

·         Delega a: Ambiente – Bilancio e programmazione – Patrimonio – Affari legali e contenzioso – Attività economiche e produttive – Agglomerato industriale – Artigianato – Cooperazione.

2.      Mollo Giuseppe (Vicesindaco)

·         Delega a: Agricoltura – Forestazione – Politiche della montagna – Parco fluviale – Rapporti con le associazioni ittico-venatorie – Valorizzazione del centro storico – Edilizia pubblica residenziale – Fiere e mercati.

3.      Petrasso Angela

·         Delega a: Turismo e spettacolo – Commercio – Fondi comunitari – Pari opportunità – Rapporti con la Pro-Loco – Rapporti con l’Università.

4.      Lombardi Piergiuseppe

·         Delega a: Politiche per i giovani e per l’occupazione giovanile – Sport e tempo libero – Trasporti e politiche per la mobilità territoriale – Protezione civile – Rapporti cittadino-Ente.

Il sindaco decide di avocare a sé deleghe di importanza vitale quali la Sanità, i Servizi Sociali, i Lavori Pubblici, l’Urbanistica, il Personale e quant’altro. I rimanenti consiglieri di maggioranza, pertanto, saranno chiamati a collaborare il primo cittadino nella gestione di questi importantissimi settori. Una sottile manovra di grande respiro strategico perché, nel cambiamento – secondo lo slogan reso pubblico in campagna elettorale – tutto continui a funzionare secondo schemi ben collaudati e di sicura efficacia. Non vi erano dubbi.

 

­          Presidente del Consiglio comunale: Aquilina Mileti

­          Vice presidente: Paolo Cristofaro

 

Capigruppo:

­          Progetto comune: Antonio Lanzillotta

­          Popolari e democratici: Giulio Serra

 

Commissione elettorale:

­          Il Sindaco  -  Presidente

­          Sandonato Judith – Membro effettivo

­          Fiore Catia – Membro effettivo

­          Lanzillotta Antonio – Membro effettivo

 

­          Incoronato Annalia– Membro supplente

­          Serra Giulio – Membro supplente

­          Mileti Aquilina – Membro supplente

 

 

 

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